1924 - 2024: 100 Anni vissuti col cuore
La Storia
La Fanfara alpina nasce nel dicembre del 1923 in concomitanza con la fondazione del Gruppo Alpini di Gavardo, staccatosi dalla "Sezione Alpini del Benaco" di Salò.
Presta i primi servizi nel 1924, in occasione dei tesseramenti del gruppo e delle adunate nazionali.
Inizialmente era costituita da 11 suonatori della banda locale "Virbus Unitis" sotto la direzione del maestro Pietro Bettini.
Il "Bandino", come in origine veniva chiamato, era così composto: Bresciani Giuseppe, Bussi Angelo, Bussi Giovanni, Cargnoni Carlo, Cavagnini Alessandro, Massolini Giovanni, Polvara Vincenzo, Saletti Giovanni, Scalfi Luigi, Tebaldini Enrico e Vezzoni Girolamo.
Oltre ai servizi collegati all''attività del gruppo alpino, nei primi anni di istituzione, il Bandino si esibiva anche presso il teatro dell''Oratorio, durante l''intervallo delle commedie, con suonate di grande prestigio, tra cui si ricordano brani tratti dalla Traviata e dal Rigoletto.
Nelle Adunate a Napoli e a Firenze degli anni 1936-1937 al gruppo originario del Bandino si uniscono nuove leve: Codenotti Isidoro, Pasini Santo, Tonelli Bruno, Tonni Giuseppe, Zabbialini Pietro e Zentilini Giuseppe.
Queste memorie sui primi anni di attività della Fanfara sono state tramandate solo oralmente, perchè fino all''anno 1936 non esistono documenti scritti o fotografici. Da quest''epoca il capofanfara è Giovanni Bussi, suonatori di cornetta. L''attività del gruppo prosegue fino all''inizio della seconda guerra mondiale, con una forzata interruzione protrattasi sino al 1954, anno in cui prende le redini delle nuove leve Perini Virgilio, suonatore di clarino.
I musicanti aggiuntisi erano: Broli Paolo, Bussi Salvatore, Codenotti Angelo, Codenotti Antonio, Ragnoli Luigi, Tonni Giuseppe, Zentilini Battista e Angelo.
Nel 1957 Isidoro Codenotti si sostituisce nella direzione della Fanfara, allora costituita da 15 suonatori, con il triplice ruolo di: segretario, cassiere e capofanfara.
Fino al 25 settembtre 1975 la Fanfara era rimasta collegata al gruppo della banda "Viribus Unitis" dalla quale si separa per motivi di reciproca incomprensione.
Il 4 maggio del 1976, eleggendo un propio consiglio, la Fanfara diventa autonoma, con l''approvazione di un propio statuto e con la dotazione degli strumenti, acquisiti sia personalmente dai suonatori che dal gruppo.
Il 1° Consiglio si componeva di:
- Cavagnini Luigi (presidente) - non suonatore
- Persavalli Santo (vicepresidente) - non suonatore
- Codenotti Isidoro (segretario)
- Amadei Attilio (consigliere) - non suonatore
- Pialorsi Benvenuto (consigliere)
- Gazzorelli Bruno (consigliere)
- Maioli Cesare (consigliere)
- Pasini Santo (consigliere)
Nel 1988 la Fanfara si rende autonoma anche dal Gruppo Alpini e viene contraddistinta con la denominazione "Fanfara alpina Valchiese Gavardo".
Il nome Valchiese, scelto da Codenotti Isidoro in memoria del battaglione alpini di cui faceva parte durante la guerra in Russia e Albania e a ricordo degli amici lasciati sul campo, è stato anche concordato per valorizzare il simbolo geografico del nostro territorio.
Nell'aprile del 2000 è stato inaugurato il nuovo Labaro, simbolo di ritrovata vitalità del gruppo, segnata anche dal passaggio al nuovo capofanfara Dario Gosetti, che porta un’innovazione anche sotto il profilo musicale. Dal 2004 Presidente del sodalizio è Giuseppe Dossi.
Nel settembre 2003 la Fanfara è stata a Rossosch, in Russia, con la delegazione dell’A.N.A., in occasione del decennale dell’inaugurazione dell’Asilo “Sorriso”.
Dal 2004 è dotata di un proprio sito internet: www.fanfaraalpinavalchiese.it.